Mamma & Papà: percorsi integrati per le famiglie

Contributo presentato al 5° Congresso SEPI-Italia – U.P.ASPIC: Psicoterapia e Counseling: Comunanze e Differenze
Roma, 2 Giugno 2012

Poster

Florinda Barbuto - Psicologa; Maria Laura Baronti Marchiò - Artcounselor

Pubblicato in Atti del Convegno. 5° Convegno SEPI-Italia – U.P.ASPIC: Psicoterapia e Counseling: Comunanze e Differenze (pp. 144-146). Edizioni Scientifiche ASPIC, Roma.

Finalità ed elementi descrittivi del progetto

Il progetto Mamma & Papà nasce dall’idea di una psicologa e una artcounselor, entrambe anche mamme, che hanno voluto creare una rete di sostegno e solidarietà per genitori, attraverso un percorso integrato che comprende attività di scambio di informazioni e sostegno tra genitori e attività di gruppo finalizzate allo sviluppo e la crescita delle competenze genitoriali e di coppia.

L’iniziativa prevede incontri per figli e genitori di diverse età, con momenti ludici e pedagogici, sostegno psicologico e laboratori di musica, arte e lettura.

Per chi desidera intraprendere un percorso individuale, di coppia o di famiglia è possibile richiedere incontri gratuiti di orientamento con professionisti iscritti ai relativi Albi e Associazioni di categoria.

Scopi

  • creare uno spazio di incontro per i bambini con le loro mamme e i loro papà;
  • creare momenti di condivisione con altre famiglie;
  • offrire sostegno alla genitorialità;
  • offrire a genitori e figli, attraverso le attività creative e ludiche, occasioni di espressività e gioco come opportunità di crescita consapevole insieme;
  • offrire supporto psico-pedagogico;
  • offrire consulenze psicologiche.

Peculiarità e differenze dei contributi dei due professionisti coinvolti

Nell’ambito delle attività laboratoriali, l’artcounselor si è occupata di strutturare e condurre le attivazioni a carattere espressivo fornendo degli stimoli creativi atti a facilitare nei piccoli e nei grandi la gestione delle emozioni e la consapevolizzazione delle dinamiche relazionali all’interno del nucleo familiare. Sono stati, affrontati attraverso il collage, il disegno libero, la creazione di maschere, i temi dell’essere famiglia, del riconoscersi nel proprio ruolo, dello stare insieme accogliendosi in tutte le proprie espressioni, del comunicare in modo efficace attraverso il gioco.

La psicologa, ha facilitato lo scambio emotivo e sostenuto l’elaborazione dei vissuti rispetto al prendere consapevolezza dei cambiamenti che l’arrivo di un figlio comporta all’interno della coppia e alle difficoltà di essere genitori dovendo imparare nuovi modi per comunicare che diano spazio espressivo alle emozioni di grandi e piccini. La presenza della psicologa, inoltre, ha consentito di osservare, far emergere e, laddove opportuno, elaborare dinamiche psicologiche profonde connesse a disagi e problematiche della coppia e/o della famiglia.

Aree di comunanza e collaborazione

L’area nella quale artcounselor e psicologa hanno collaborato in modo fattivo, esprimendo ognuna la propria professionalità, è stata sicuramente quella della progettazione e della conduzione dei momenti di condivisione di gruppo. Nella fase di progettazione le singole professionalità hanno dato il loro contributo nell’individuare le aree di intervento e nel tararle in funzione del contesto e dei partecipanti fornendo contributi ideativi che hanno arricchito di stimoli diversificati l’esperienza del gruppo.

L’area di comunanza è sicuramente quella dell’alfabetizzazione emotiva nella quale l’artcounselor ha fornito e può, anche in futuro, fornire il proprio contributo attraverso la progettazione delle attività espressive e non verbali e la psicologa attraverso il supporto alla meta-riflessione e all’elaborazione dei vissuti.

La valenza della collaborazione è emersa in modo particolare attraverso il feedback dei partecipanti i quali hanno apprezzato l’alternanza di momenti espressivi e momenti di riflessione ed hanno tratto vantaggio dalle diverse esperienze professionali che artcounselor e psicologa hanno fatto confluire all’interno del progetto. Hanno percepito l’equilibrio degli spazi di intervento e sicuramente tratto vantaggio dalle diverse esperienze professionali.

Nel proseguimento dell’esperienza di collaborazione le aree di comunanza rimangono legate all’area dello sviluppo dell’intelligenza emotiva, della comunicazione efficace, dell’apprendimento esperienziale con specificità individuali che vedono l’artcounselor maggiormente impegnata nell’orientamento e facilitazione dell’espressività attraverso tecniche non verbali e ludiche e la psicologa nel sostegno ed elaborazione dei contenuti emotivi.

Risultati del progetto: punti forza e criticità

Il progetto ha visto una partecipazione sempre più ampia da parte delle famiglie. Il più importante feedback ricevuto da parte dei genitori è stato quello di essere riusciti ad esplorare dinamiche familiari sino al quel momento taciute, in una modalità ludica, non giudicante e resa ancora più significativa dal confronto con le altre famiglie.

Le madri, in particolare, hanno espresso soddisfazione per aver trovato un contesto in cui poter condividere le proprie ansie e preoccupazioni con il proprio partner.

I papà, prevalentemente più restii ad affrontare le sfere più intime del rapporto di coppia e relative alla gestione dei figli, sono stati coinvolti attivamente nelle attività di esplorazione e di gioco, attribuendo al proprio ruolo di marito e genitore nuovi e più ricchi significati.

I bambini, infine, hanno potuto godere di un momento di importante condivisione profonda e, al tempo stesso, di spensieratezza, con i propri genitori. Il coinvolgimento di più famiglie ha reso possibile importanti momenti di scambio e confronto, realizzando un intervento di rete particolarmente denso, ampliando il supporto informativo e di sostengo nella comunità.

La criticità del progetto è legato al grande impegno che esso comporta. Riuscire a coinvolgere un numero sufficientemente ampio di famiglie, gestire le criticità logistiche ed economiche ai fini della realizzazione delle attività, comporta sempre per gli operatori un grande investimento. Riuscire a coinvolgere in modo attivo la stessa comunità e le istituzioni sono probabilmente gli elementi decisivi per affrontare questa criticità.

Prospettive future

Il desiderio di portare avanti questo importante progetto di collaborazione è una sfida per gli operatori coinvolti. L’aggiornamento professionale, il lavoro di rete con altri operatori e la sensibilizzazione delle istituzioni potrebbero rappresentare la linfa vitale che consentirebbe al progetto di andare avanti, coinvolgendo sempre più famiglie e offrendo sempre più servizi.

Bibliografia di riferimento

Il Poster

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