1° Maggio Festa dei Lavoratori.
Un'occasione per riflettere sui tanti volti del lavoro:
Non esiste dignità, non c'è vita reale per un uomo che lavora dodici ore al giorno senza sapere per quale scopo lavora. (André Malraux, La condizione umana)
Mentre il primo maggio diviene per molti occasione di festa, dai grandi concerti ai più intimi barbecue con gli amici, altri propongono riflessioni che puntano ad un’innovazione sociale che abbia un solido referente nella memoria storica e non nel novismo trasformistico visto come imperante oggi in Italia.
Scrive, ad esempio; Alessandra Servidori, tra l'altro docente, editorialista ed esperta in politiche del welfare, consigliera nazionale di parità presso il Ministero del lavoro, delle politiche sociali, nell'articolo "Primo maggio nel giardino di fiori tra erbacce del lavoro", pubblicato su formiche.net:
"Non troppo timidamente e neanche sommessamente non mi piace celebrare la giornata dedicata al lavoro, motore dell’economia e della dignità dell’uomo, di cui si dimentica troppo spesso la ‘cattiva‘ politica [....].
Quindi ritengo utile ricordare quando e come di lavoro nella memoria storica la ‘grande politica‘ si sia occupata, come la politica possa essere stata cosa grande, luogo di passione e di razionalità, studio di progettualità. [....]
Giolitti puntualizzava in modo molto preciso dicendo che noi abbiamo un orto molto infestato da erbacce, portando via le erbacce l’orto cresce più florido, però è sempre lo stesso orto: se è meglio organizzato, dà frutti migliori, certo, e quindi anche una possibilità di ripartizione del reddito, e allora - raccomandava Lombardi - però è sempre quell’orto, è sempre l’organizzazione che non ha risolto il problema fondamentale del potere, che non ha scelto la direzione cosciente verso finalità che non siano le finalità del profitto ma quella di creare lavoro.
Intervenire con una pianificazione, certo razionalizzando il sistema, ma razionalizzandolo su uno scopo e introducendo gli elementi dinamici necessari, indispensabili a questo scopo, non per mantenere un giardino meglio coltivato e più prospero, ma per cambiare la cultura, per cambiare il sistema e poter aumentare gli investimenti attraverso le grandi organizzazioni finanziarie. [....]
Per concludere una nuova classe politica deve uscire dal pancreas, dal fegato di uomini come Riccardo Lombardi e Giorgio La Pira intellettuali prestati alla politica e non spendibili per i poteri forti, schierati dunque dalla parte delle donne degli uomini e del lavoro. Schierati dalla parte delle Conoscenze che è il presupposto ad una economia del benessere, del bene comune, basata sulla crescita qualitativa e lo sviluppo della domanda aggregata creando un reddito disponibile e con aspettative razionali positive.
Il reddito disponibile si sviluppa dentro il lavoro, dentro la capacità da parte del lavoro di sviluppare valore soprattutto a livello sociale. E l’innovazione sociale per essere tale deve essere proiezione di studio e di analisi ma con un solido referente nella memoria storica e non novismo trasformistico, quel trasformismo arrogante in Italia oggi è imperante."
Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - Articolo 23).
Lo scorso marzo, l'ISTAT ha diffuso dati tutt'altro che rassicuranti sui tassi di occupazione, disoccupazione e inattivtà in Italia, che mostrano trend sempre più negativi.
Nel Comunicato Stampa con cui l'ISTAT ha presentato le ultime stastistiche si legge infatti che:
La cosa più importante di tutta la vita è la scelta di un lavoro, ed è affidata al caso. (Blaise Pascal, Pensieri)
Anche se l'ISTAT riporta un incremento dei tassi di inattività, probabile espressione della sfiducia ormai consolidata circa la possibilità di trovare un lavoro, la ricerca di un primo o nuovo impego è una delle attività in cui gli italiani sono sempre più occupati.
In risposta a questa esigenza sempre più pressante e vitale, si è registrato un incremento di siti web, libri e guide di ogni sorta dedicate a chi è in cerca lavoro.
Miriam Bertoli, consulente e formatrice di marketing digitale, ad esempio, propone una lista di dieci consigli per chi cerca lavoro:
Siti specializzati nel proporre offerte di lavoro, come ad esempio cerco-lavoro.info, offrono molteplici consigli su come:
E se è vero che ormai internet è entrato a far parte di tutte - ma proprio tutte - le nostre attività, c'è chi offre alcuni consigli su come sfruttare il web per trovare lavoro, come Ilaria Amato che su d.Repubblica.it individua 7 mosse per trovare lavoro grazie a internet:
Per chi desidera varcare i confini può essere utile consultare Eures Il Portale Europeo della Mobilità Professionale che offre suggerimenti e consigli su come trovare un lavoro, risponendo alle più frequenti domande:
Nell'augurare a tutti un Buon 1° Maggio, vi do appuntamento ad un prossimo articolo per esplorare gli altri volti del lavoro
e, come sempre, vi invito a contattarmi per offrirmi i vostri contributi e suggerimenti.
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